I. <<Contemplando l'icona si percepisce la presenza di ciò che è raffigurato. Così come, quando si ama, la fotografia della persona amata interpella il cuore di chi osserva.>>
II. <<Le foto del turista - spesso in un viaggio che prevede più tappe visitate secondo il ritmo mortificante dei mordi e fuggi - sono per definizione un tipo di immagine scattate automaticamente e d'impulso, che predilige codici molto convenzionali, ovvero la veduta frontale e la posizione del soggetto al centro dell'inquadratura con il monumento a fare da sfondo. Così facendo, il visitatore di Hiroshima banalizza e profana pur non volendo, il significato originario del monumento. Il Genbaku Dome viene trasformato allora in stereotipo e, pur ereditando una funzione ben precisa, diventa come il Colosseo, il Ponte di Brooklyn o la Tour Eiffel, un luogo "reificato", ovvero ridotto a oggetto e cartolina. Pierre Daninos, celebre umorista francese, autore del libro "un gerto signor Blot, dipinge con pungente sarcasmo lo zelo dei fanatici della fotografia: "non appena arrivano in vacanza davanti a un panorama o un campanile famoso, è al loro apparecchio che pensano innanzitutto questi viaggiatori. [...] Invece di contemplare il panorama con gli occhi della loro testa, queste persone si affrettano a farlo ammirare al terzo occhio estratto dall'addome". Dimentico dell'arte raffinata della contemplazione silenziosa che si impone davanti a certi monumenti, il turista con la mania della fotografia si profonde in una laboriosa ricerca di immagini. Finisce così con il viaggiare senza vedere, col non guardare ciò che fotografa. Sostituisce alla laile incertezza delle impressioni soggettive, la certezza definitiva di un'immagine oggettiva. Torna a casa con un mucchio di foto.cartoline da mostrare ad amici e partenti, senza aver compiuto una vera riflessione sui luoghi che ha appena visitato. Insomma, il Genbaku Dome diventa mero cliché sottoposto com'è a questo regime di citazione seriale da parte di un turismo, che fa un uso amatoriale della fotografia intesa come mero souvenir o, se si vuole , versione moderna della reliquia dei pellegrini: frammento staccato della realtà e portato a casa con la funzione di riattivare il ricordo. Eppure quando impugna la macchina fotografica, il turista crea una barriera fisica tra sé e ciò che lo circonda. In questo modo, egli ridimensiona il proprio coinvolgimento cognitivo ed emotivo, delegando a uno strumento il compito di ricordare.>>
domenica 26 febbraio 2012
sabato 4 febbraio 2012
Films
-"Tell me Doctor, are you very expensive?"
-"Very"
-"I'm sure you occasionally make exceptions"
-"Never"
-"Well I mean once in a while a case must come along that really interest you"
-"At fifty dollars and hour, all my cases interest me"
-"Very"
-"I'm sure you occasionally make exceptions"
-"Never"
-"Well I mean once in a while a case must come along that really interest you"
-"At fifty dollars and hour, all my cases interest me"
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venerdì 3 febbraio 2012
Vita da single
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Tuttavia mi preme informarti del fatto che, basandosi sulle statistiche ISTAT, potrei morire a 75 anni, quindi verso il 2057- hai ancora solo circa 45 anni di tempo per chiamarmi
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Tuttavia mi preme informarti del fatto che, basandosi sulle statistiche ISTAT, potrei morire a 75 anni, quindi verso il 2057- hai ancora solo circa 45 anni di tempo per chiamarmi
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martedì 10 gennaio 2012
Parole da scoprire
misoneismo
[mi-so-ne-ì-smo] s.m.
- • Atteggiamento di disprezzo e di rifiuto nei confronti di qualsiasi novità o innovazione
Esonimo/Endonimo (dal greco: ἔξω, éxō, "fuori" e ὄνομα, ónoma, "nome") è il nome di una località (toponimo) o di una popolazione (etnonimo) o di una lingua, che non è utilizzato all'interno della località o della nazione stessa dagli abitanti locali (né nella lingua ufficiale dello stato, né nella lingua locale) [1]. Il nome utilizzato dagli stessi abitanti locali viene tecnicamente chiamato endonimo, autonimo(dal greco ἔνδον, éndon, "dentro" o αὐτό, autó, "se stesso" e ὄνομα, ónoma, "nome"), o auto-denominazione.
pauperismo
[pau-pe-rì-smo] s.m.
- 1 Povertà endemica, dilagante in vasti strati di una popolazione
- 2 Ideale di vita ispirato alla povertà evangelica, proprio di alcuni movimenti religiosi medievali: il p. dei francescani
- • a. 1832
peana [pe-à-na] s.m. inv. (o pl. -ni)
- 1 Nella lirica greca, canto corale in onore di divinità e di uomini illustri; estens. componimento celebrativo di una vittoria o scritto che esalta il valore, la gloria militare
- 2 fig. Scritto o discorso encomiastico, anche in senso iron.: intonare un p. al direttore
- 3 Metro della poesia greca classica
- • sec. XIV
Ciclotimia:
n.f. [pl. -e] ( psicol.) stato dell’affettività caratterizzato dall’alternanza di periodi di esaltazione e di malinconia
¶ Comp. di ciclo- e di un deriv. del gr. thymós ‘animo, passione’.
La proairesi e la diaresi
La proairesi è la facoltà logica, razionale, propria di tutti gli esseri umani, che permette loro di dare significato e distinzione alle esperienze sensibili che di per sé sono indeterminate. Ciò che ha un senso non è infatti la percezione in sé ma il significato che con la ragione noi le diamo.
La diaresi serve ad esprimere un giudizio riguardante la possibilità di servirci delle cose distinguendo se esse siano a nostra disposizione oppure no. Alcune cose sono in nostro esclusivo potere come ad esempio: valutazioni, progetti, desideri, impulsi. Tutte queste entità sono da Epitteto definite "proairetiche".
Non sono invece in nostro pieno potere cose come il corpo, il patrimonio, la reputazione, il lavoro, ecc. Entità queste da lui chiamate "aproairetiche"
lunedì 9 gennaio 2012
Filosofia
I.<<""Diciamo allora in tutta semplicità che l'attenzione per la verità è la nascita della filosofia. [...]
La ricerca della verità
Noi oggi parliamo di verità in molti sensi, diciamo perfino: <<Questa cosa è più vera di un'altra>>, misurando così la verità. Il modo in cui oggi parlano della verità non solo la scienza, ma anche la religione - Gesù infatti dice: <<Io sono la via, la verità e la vita>> - O l'arte, è ereditato dall'irruzione nella storia dell'uomo di un evento straordinario, cioè di quell'evento che si chiama appunto, filosofia.
Proprio perché il mito è questa produzione, invenzione, poesia, volontà che le cose stiano in un certo modo, è inevitabile che, a un certo momento, l'uomo non si accontenti più dell'atteggiamento di chi, non guardando la realtà, sogna la realtà - sognare la realtà significa anche sognare il rimedio contro la morte e contro il dolore - e quindi, a un certo momento, l'uomo - e quì possiamo dire il popolo greco - vuole uscire dal sonno. Vuole, cioè che il rimedio contro la morte e il dolore non sia il contenuto di un sogno, ma qualcosa che non possa essere smentito, che non si possa negare, che abbia cioè una verità incontrovertibile. Questa volontà di uscire dal sogno è la filosofia: la volontà di guardare la verità delle cose, perché il rimedio contro la morte e il dolore sia un vero rimedio, è appunto ciò che noi chiamiamo <<filosofia>>"
Emanuele Severino>>
II. <<Conclusion I. - Philosophy is the science which by the natural light of reason studies the first causes of highest principles of all things-- is, in other words, the science of things in their first causes, in so far as these belong to the natural order.
II. <<Conclusion I. - Philosophy is the science which by the natural light of reason studies the first causes of highest principles of all things-- is, in other words, the science of things in their first causes, in so far as these belong to the natural order.
martedì 13 dicembre 2011
FPKK
"Ladies and gentlemen, welcome to violence, the word and the act. While violence cloaks itself in a plethora of disguises, its favorite mantle still remains... sex. Violence devours all it touches, its voracious appetite rarely fulfilled. Yet violence doesn't only destroy, it creates and molds as well. Let's examine closely then this dangerously evil creation, this new breed encased and contained within the supple skin of woman. The softness is there, the unmistakable smell of female, the surface shiny and silken, the body yielding yet wanton. But a word of caution: handle with care and don't drop your guard. This rapacious new breed prowls both alone and in packs, operating at any level, any time, anywhere, and with anybody. Who are they? One might be your secretary, your doctor's receptionist... or a dancer in a go-go club!"
(cit)
(cit)
venerdì 9 dicembre 2011
Woody Allen con Eric Lax - Conversazioni su di me e tutto il resto
"Ho sempre desiderato la realtà un posto piuttosto gramo dove vivere ma è anche l'unico posto dove ti puoi procurare del cibo cinese"
"quando lavori su qualcosa, ci lavori anche quando non lo sai - quando mangi, quando cammini per strada, quando dormi - ci lavori anche quando pensi di aver staccato." [Marshall Brickman]
"Ho la netta sensazione che il nostro mondo stia per andare a picco. I nostri sistemi politici sono profondamente deteriorati e non servono più a nulla. I nostri modelli di comportamento sociale - interiori ed esteriori - si sono dimostrati fallimentari. La cosa tragica è che non possiamo, né vogliamo, né abbiamo la forza di cambiare direzione. È troppo tardi per le rivoluzioni e tutto sommato, nel profondo di noi stessi, non crediamo più neppure che possano sortire effetti positivi. Dietro l'angolo è in agguato una civiltà di insetti, che prima o poi prenderà possesso del nostro mondo iper-individualista. Per il resto sono un rispettabile socialdemocratico" [cit - I.B.]
"Potrebbe essere una convinzione del tutto immaginario, ma io sento che la città per quanto possa essere statisticamente più pericolosa, mi mette a disposizione un ventaglio più ampio di alternative. Più margini di manovra. Ti fai un programma che magari va a monte, ma almeno un programma ce l'hai. In campagna, invece, sei spacciato.
Alle sette e mezza, otto di sera non c'è più niente da fare. Era di una noia mortale. Certo, avevamo chiacchierato nel pomeriggio, parlato, passeggiato, cenato alle sette e mezza, otto. Arrivi alle nove, nove e mezza, e cosa fai?
Un amante della campagna ti risponderebbe: "be', mi siedo davanti al camino, leggo un libro, ascolto un po' di musica." [ricomincia a ridere.] Io piuttosto mi ficco una pallottola in testa, Sì, s', se le mie alternative sono quelle, preferisco la morte. Quelle stesse cose le voglio fare in città- Se devo leggere un libro, me lo leggo nel mio appartamento, la musica me la ascolto nel mio appartamento. Non c'è mica bisogno di essere immersi nel buio in mezzo al nulla."
".. per non parlare delle vergini che attendono i terroristi suicidi nel loro aldilà, anche se non riesco a capire come qualcuno possa preferire un gruppo di vergini a una donna esperta e preparata."
"Il cinema. Ti sottoponi a tutte queste difficoltà solo perché un critico possa affibiarti tre ananas, o quello che sono."
"Non è divertente essere un puntino nello spazio, ma la realtà è proprio questa. Dobbiamo farcene una ragione, siamo esemplari di una specie difettosa."
"Murray - montatore sopraffino oltre che persona pragmatica, sostiene che, nonostante tutto l'impegno che lui e Woody possono profondere nel montaggio del film, la fruizione del prodotto finito da parte del pubblico" sarà comunque affidata a un proiezionista italiano o ebreo tutto assorbito dalla lettura del suo Daily News quando il proprietario del cinema lo chiamerà all'interfono per dirgli: "Ehi, Eddie, vuoi mettere a fuoco?"'
"My ex-husband and I fell in love at first sight. Maybe I should've taken a second look."
"quando lavori su qualcosa, ci lavori anche quando non lo sai - quando mangi, quando cammini per strada, quando dormi - ci lavori anche quando pensi di aver staccato." [Marshall Brickman]
"Ho la netta sensazione che il nostro mondo stia per andare a picco. I nostri sistemi politici sono profondamente deteriorati e non servono più a nulla. I nostri modelli di comportamento sociale - interiori ed esteriori - si sono dimostrati fallimentari. La cosa tragica è che non possiamo, né vogliamo, né abbiamo la forza di cambiare direzione. È troppo tardi per le rivoluzioni e tutto sommato, nel profondo di noi stessi, non crediamo più neppure che possano sortire effetti positivi. Dietro l'angolo è in agguato una civiltà di insetti, che prima o poi prenderà possesso del nostro mondo iper-individualista. Per il resto sono un rispettabile socialdemocratico" [cit - I.B.]
"Potrebbe essere una convinzione del tutto immaginario, ma io sento che la città per quanto possa essere statisticamente più pericolosa, mi mette a disposizione un ventaglio più ampio di alternative. Più margini di manovra. Ti fai un programma che magari va a monte, ma almeno un programma ce l'hai. In campagna, invece, sei spacciato.
Alle sette e mezza, otto di sera non c'è più niente da fare. Era di una noia mortale. Certo, avevamo chiacchierato nel pomeriggio, parlato, passeggiato, cenato alle sette e mezza, otto. Arrivi alle nove, nove e mezza, e cosa fai?
Un amante della campagna ti risponderebbe: "be', mi siedo davanti al camino, leggo un libro, ascolto un po' di musica." [ricomincia a ridere.] Io piuttosto mi ficco una pallottola in testa, Sì, s', se le mie alternative sono quelle, preferisco la morte. Quelle stesse cose le voglio fare in città- Se devo leggere un libro, me lo leggo nel mio appartamento, la musica me la ascolto nel mio appartamento. Non c'è mica bisogno di essere immersi nel buio in mezzo al nulla."
".. per non parlare delle vergini che attendono i terroristi suicidi nel loro aldilà, anche se non riesco a capire come qualcuno possa preferire un gruppo di vergini a una donna esperta e preparata."
"Il cinema. Ti sottoponi a tutte queste difficoltà solo perché un critico possa affibiarti tre ananas, o quello che sono."
"Non è divertente essere un puntino nello spazio, ma la realtà è proprio questa. Dobbiamo farcene una ragione, siamo esemplari di una specie difettosa."
"Murray - montatore sopraffino oltre che persona pragmatica, sostiene che, nonostante tutto l'impegno che lui e Woody possono profondere nel montaggio del film, la fruizione del prodotto finito da parte del pubblico" sarà comunque affidata a un proiezionista italiano o ebreo tutto assorbito dalla lettura del suo Daily News quando il proprietario del cinema lo chiamerà all'interfono per dirgli: "Ehi, Eddie, vuoi mettere a fuoco?"'
"My ex-husband and I fell in love at first sight. Maybe I should've taken a second look."
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