Sic volvenda aetas commutat tempora rerum.

martedì 30 aprile 2013

Farewell, false love


Sir Walter Raleigh
1554 – 29 October 1618

Farewell, false love 

Farewell, false love, the oracle of lies,
A mortal foe and enemy to rest,
An envious boy, from whom all cares arise,
A bastard vile, a beast with rage possessed,
A way of error, a temple full of treason,
In all effects contrary unto reason.

A poisoned serpent covered all with flowers,
Mother of sighs, and murderer of repose,
A sea of sorrows whence are drawn such showers
As moisture lend to every grief that grows;
A school of guile, a net of deep deceit,
A gilded hook that holds a poisoned bait.

A fortress foiled, which reason did defend,
A siren song, a fever of the mind,
A maze wherein affection finds no end,
A raging cloud that runs before the wind,
A substance like the shadow of the sun,
A goal of grief for which the wisest run.

A quenchless fire, a nurse of trembling fear,
A path that leads to peril and mishap,
A true retreat of sorrow and despair,
An idle boy that sleeps in pleasure's lap,
A deep mistrust of that which certain seems,
A hope of that which reason doubtful deems.

Sith then thy trains my younger years betrayed,
And for my faith ingratitude I find;
And sith repentance hath my wrongs bewrayed,
Whose course was ever contrary to kind:
False love, desire, and beauty frail, adieu!
Dead is the root whence all these fancies grew.


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Addio, falso amore

Addio falso amore, oracolo della menzogna,
Una minaccia mortale nemico della quiete,
Un ragazzo invidioso, da cui nascono tutte le pene,
Un vile bastardo, una bestia posseduta dalla rabbia,
Un modo di errore, un tempio pieno di tradimento,

A tutti gli effetti contrario alla ragione.

Un serpente avvelenato tutto coperto dai fiori,
Madre dei sospiri, e assassino di riposo,
Un mare di rimpianto da cui sono tratte queste piogge
Come l'umidità prestano a ogni dolore che cresce;
Una scuola di astuzia, una rete di inganni profonda,
Un gancio dorato che tiene un esca avvelenata.

Una fortezza sconfitta che la ragione ha difeso,
Un canto delle sirene, la febbre della mente,
Un labirinto in cui affetto non trova fine,
Una nube che corre avanti al vento,
Una sostanza come l'ombra del sole,
Una meta di dolore che è più saggio sfuggire.

Un fuoco inestinguibile, un servo tremante di paura,
Un percorso che conduce al pericolo e alla disgrazia,
Un vero rifugio di dolore e di disperazione,
Un ragazzo pigro che dorme nel grembo del piacere,
Una profonda diffidenza di ciò che sembra certo,
Una speranza di ciò che la ragione ritiene dubbio.
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E per la mia fede ingratitudine trovo
E poichè il pentimento ha rivelato i miei torti, 
il cui comportamento fu sempre contrario alla natura,
Falso amore, desiderio, e fragile bellezza, adieu.
Morta è la radice da cui tutte questa fantasie sono cresciute.

lunedì 15 aprile 2013

Allego alla presente il mio amore per lei


I. <<Odio le monoporzioni di ratatouille, escargot e macedonia, soprattutto in giorni come questi. Anche se sei solo come un cane, il banco frigo del supermercato non ha alcun diritto di ricordartelo.>>

II. <<Concordo sulle monoporzioni. E' un invenzione decisamente triste. Fossi un'azienda alimentare inventerei le porzioni tête-à-tête, ovviamente non più grandi di una porzione singola. I single, a parità di peso, le comprerebbero lo stesso ma non si sentirebbero aditati, anzi le condirebbero con qualche sogno in più.>>

III. <<E' rassicurante non essere amata da lei. Il suo non amore mi segue, mi accompagna ovunque. Mi fa sentire ignorata in ogni momento della giornata. Non so da cosa dipenda questa mi insonnia, ho solo una teoria al riguardo. Gliela espongo. Credo dipenda dal mio non amore per lei.>>

IV. <<Non amo volare, Giselle, né con l'aereo né con la fantasia. Ci sono troppe turbolenze in entrambi i casi. >>

V. <<Bernard, invece di piangere, sappia che il futuro l'ha già invitata a tavola. E ha un sapore che non la deluderà>>