Sic volvenda aetas commutat tempora rerum.

domenica 6 novembre 2011

"Un grande avvenire dietro le spalle" di Vittorio Gassman.

"Naturalmente volli dare al commiato un'aura di dignità letteraria. [...]
E finalmente ci fu il confronto con Marta, uno straziante e grottesco pomeriggio di lacrime e asserzioni teoriche.
<<Ma allora non mi vuoi più bene?>>
<<Non è questo. È che devo vivere la mia vocazione. Sono un artista, un errabondo. E sento di di essere un uomo che non potrà essere di una sola donna; che non ti farebbe felice...>>
Roba così."

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"LA TOPA"

Avete presente una leonessa? [...] Che sturbo, ragazzi! sta lì sul palcoscenico, in uno stuolo di soubrettine in puntino, nella rivista Paradiso per tutti con Ugo Tognazzi.
Io penso: <<Che titolo azzeccato!>>

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"Finalmente rosicchiato dal sonno mi stravacco nella roulotte di Shelley. E lì resto in pratica per una settimana: mangio, dormo, ogni tanto Shelley ha una pausa, viene dentro e facciamo l'amore sui lettini foderati di pelliccia.; qualche passeggiatina per sgranchirmi le ossa, fra gli sguardi cordialmente maliziosi della troupe. Chi è questo gringo sfaticato che dorme, scopa e non spiccica una parola di inglese? Beh, sono io, gente, Vittorio Gassman, professione attore mai sentitosi così totalmente muñeca.

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"Per contro sono schiavizzato dalla necessità di segnalare le facienda più scontate: scrivo <<ore 24-9, dormire>>, oppure  <<15-16>> niente>>, se non lo facessi, il niente non sarebbe un niente puro, l'equilibrio della giornata risulterebbe compromesso"

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