Sic volvenda aetas commutat tempora rerum.

sabato 15 ottobre 2016

EDWARD HOPPER - BIOGRAFIA INTIMA


I. <<Gli autori di confessioni o memorie o diari sono invariabilmente mossi dal desiderio di stupire; e noi siamo i creduloni di quei creduloni. Non è mai il proprio io che si vuole presentare: sappiamo perfettamente che una persona reale ha molto poco da insegnarci a proposito di se stessa. Si scrivono quindi le confessioni di qualcun altro che è più interessante, più puro, più pessimista, più vivace, più sensibile e persino più se stesso di quanto sia possibile, perché anche il sé ha diversi gradi. Chiunque confessi è un bugiardo e fugge da ciò che è vero, che è privo di valore o di forma e, in genere, confuso. Ma ogni confessione è dettata da un'altra ragione: la fama, lo scandalo, un pretesto o la propoganda.>>