giovedì 4 agosto 2016
L'impazienza del cuore - Zweig
I. <<Si, dichiarò con veemenza, era una pura assurdità calcolare il volere o il non volere dell'uomo oggigiorno, poiché nella prossima guerra la vera azione sarebbe toccata alle macchine e gli uomini sarebbero stati degradati a diventare una parte delle macchine stesse. Anche nell'ultima guerra non aveva incontrato molti soldati che volevano o non volevano la guerra in modo chiaro. La maggior parte si era trovata coinvolta come una nube di polvere nel vento, rimanendo poi presa nel gran turbine, e ognuno era stato spinto di qua e di là senza volere come un pisello in un sacco. Insomma, forse c'erano persino più individui che si erano rifugiati nella guerra di quelli che erano fuggiti da essa. >>
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