I. <<Nella gioventù godesi la robustezza e il vigore. Sono quegli anni fervidi, è vero, per lo più accompagnati da follia e da errori; ma purchè le follie e gl'innocenti errori stieno ne' limiti appunto dell'innocenza, t'ingagliardiscono ognora più, e par che t'imbalsamino propriamente le viscere.>>
II. <<Ma l'uomo leggiero, effimero, capriccioso vuol cambiar tutto, vuol riformar tutto, vuole esaminar tutto, sceglie, poi abbandona la sua scelta; si pente; ondeggia in unaà perenne successione d'affetti, e forza di voler tutto, nulla ottiene ed abbraccia.>>
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