II. "Quelli che si occupano di politica non solo debbono dare conto di quello che dicono e fanno in pubblico, ma si indaga anche con curiosità, sul loro banchetto, sugli amori, sul matrimonio, su quanto fanno di scherzoso o di serio."
III. "Infatti quando sembra che il potere sia diviso tra molti, non solo la sua grandezza arreca minore invidia, ma anche gli affari pubblici vengono portati a termine in modo migliore. Infatti la ripartizione della mano in cinque dita non l'ha minimamente indebolita, ma ne ha reso l'uso più pratico e adeguato, così colui che fa parte anche con altri nel portar avanti gli affari pubblici, rende più efficace la propria azione nel metterla in comune con altri. Chi invece per insaziabile brama di gloria e di potere avoca a sé tutto il peso della città, e si sobbarca ai compiti per i quali non è nato né è stato esercitato, [...] non ha alcuna scusante quando sbaglia."
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