misoneismo
[mi-so-ne-ì-smo] s.m.
- • Atteggiamento di disprezzo e di rifiuto nei confronti di qualsiasi novità o innovazione
Esonimo/Endonimo (dal greco: ἔξω, éxō, "fuori" e ὄνομα, ónoma, "nome") è il nome di una località (toponimo) o di una popolazione (etnonimo) o di una lingua, che non è utilizzato all'interno della località o della nazione stessa dagli abitanti locali (né nella lingua ufficiale dello stato, né nella lingua locale) [1]. Il nome utilizzato dagli stessi abitanti locali viene tecnicamente chiamato endonimo, autonimo(dal greco ἔνδον, éndon, "dentro" o αὐτό, autó, "se stesso" e ὄνομα, ónoma, "nome"), o auto-denominazione.
pauperismo
[pau-pe-rì-smo] s.m.
- 1 Povertà endemica, dilagante in vasti strati di una popolazione
- 2 Ideale di vita ispirato alla povertà evangelica, proprio di alcuni movimenti religiosi medievali: il p. dei francescani
- • a. 1832
peana [pe-à-na] s.m. inv. (o pl. -ni)
- 1 Nella lirica greca, canto corale in onore di divinità e di uomini illustri; estens. componimento celebrativo di una vittoria o scritto che esalta il valore, la gloria militare
- 2 fig. Scritto o discorso encomiastico, anche in senso iron.: intonare un p. al direttore
- 3 Metro della poesia greca classica
- • sec. XIV
Ciclotimia:
n.f. [pl. -e] ( psicol.) stato dell’affettività caratterizzato dall’alternanza di periodi di esaltazione e di malinconia
¶ Comp. di ciclo- e di un deriv. del gr. thymós ‘animo, passione’.
La proairesi e la diaresi
La proairesi è la facoltà logica, razionale, propria di tutti gli esseri umani, che permette loro di dare significato e distinzione alle esperienze sensibili che di per sé sono indeterminate. Ciò che ha un senso non è infatti la percezione in sé ma il significato che con la ragione noi le diamo.
La diaresi serve ad esprimere un giudizio riguardante la possibilità di servirci delle cose distinguendo se esse siano a nostra disposizione oppure no. Alcune cose sono in nostro esclusivo potere come ad esempio: valutazioni, progetti, desideri, impulsi. Tutte queste entità sono da Epitteto definite "proairetiche".
Non sono invece in nostro pieno potere cose come il corpo, il patrimonio, la reputazione, il lavoro, ecc. Entità queste da lui chiamate "aproairetiche"